SUZANNE LENGLEN: LA DIVINE!
Suzanne Lenglen, nata a Compiègne nel 1899 e morta a Parigi nel 1938, è stata la prima grande celebrità del tennis femminile, capace di match memorabili e look e comportamenti inaspettati e controversi, che la resero una fra le migliori sportive del tempo, oltre che una vera e propria icona di moda.
Bambina debole e spesso malata, Suzanne viene avvicinata al tennis dal padre, convinto che questa disciplina potesse aiutarla a rafforzarsi: presa la racchetta nel 1910, la giovanissima ragazzina cominciò da subito ad allenarsi duramente, fino ad arrivare alle prime competizioni già nel 1914. Fra gli esercizi che era solita includere nella sua routine c’era, per esempio, il colpire con la pallina i punti esatti del campo in cui il padre lasciava cadere dei fazzoletti, sviluppando contemporaneamente forza e precisione!
Nel 1914, giocò quindi la finale dei Campionati Francesi (una prima versione dei futuri Open), perdendo: la sua carriera, in piena ascesa, venne momentaneamente messa in attesa dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, che impedì al paese di organizzare tornei almeno fino al 1920.
La Gran Bretagna, però, ricominciò le normali attività sportive leggermente prima, permettendo a Suzanne di mettersi in mostra al torneo di Wimbledon del 1919: qui, riuscì a battere in finale la sette volte campionessa Dorothea Douglass Chambers, strappandole uno storico 10-8, 4-6, 9-7, salvando due match point.
La tennista francese vinse a Wimbledon dal 1919 al 1925, saltando per problemi di salute solo il 1924: la sua fama, intanto, continuò a crescere, merito anche dei suoi atteggiamenti decisamente poco ortodossi.
Il pubblico britannico rimase, infatti, sconvolto dai suoi vestiti (una maglia che lasciava scoperti gli avambracci ed una gonna sul polpaccio) e anche dalle sue abitudini, come ad esempio bere brandy fra un set e l’altro.
Il successo non venne, però, ostacolato da queste osservazioni: alle Olimpiadi del 1920 conquistò l’oro nel singolare femminile e nel doppio misto e si portò a casa il bronzo per il doppio femminile!
L’unica bruciante sconfitta della sua carriera si verificò agli U.S. National Championships del 1921: arrivata negli Stati Uniti fra grandi aspettative e rincorrersi di voci, la Lenglen venne coinvolta a sua insaputa nel torneo, dove, sempre inaspettatamente, incontrò una testa di serie, Molla Bjurstedt – Mallory.
L’incontro venne disputato nonostante le cattive condizioni di salute di Suzanne, la quale perse il primo set 6-2 e venne colta da un attacco di tosse all’inizio della ripresa. Scoppiata a piangere, uscì dal campo fra le prese in giro di chi stava assistendo. La “vendetta” non tardò comunque molto ad arrivare: nel 1921, la Lenglen incontrò la Bjurstedt – Mallory a Wimbledon, battendola in soli 26 minuti (6-2, 6-0).
Nel 1926 un altro incontro memorabile, questa volta contro Helen Wills, al torneo Carlton Club di Cannes: il match si concluse con un incredibile 6-3, 8-6.
Diventata ufficialmente professionista a partire dal 1927, si impegnò in un tour negli Stati Uniti, insieme alla collega Mary K. Browne: alla fine degli incontri, sempre seguitissimi, la francese aveva battuto consecutivamente l’avversaria per 38 volte, senza mai perdere.
Quello stesso anno decise di ritirarsi, fondando una scuola poi riconosciuta ufficialmente dal 1936.
Suzanne Langlen si ammalò, giovanissima, di leucemia, spegnendosi rapidamente per una anemia perniciosa a soli 39 anni.
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