DANZE OCCITANE FITNESS E TRADIZIONE!
La zumba e le relative derivazioni di lezioni musicali in palestra ti annoiano?
Non c’è modo migliore di mantenersi in forma con uno sport divertente, aggregante e soprattutto creativo!
E’ il caso delle danze occitane, una tipologia di ballo prevalentemente conosciuto nelle valli piemontesi, che trovano la loro origine nell’anno 1000.
Le danze in questione sono moltissime e si trovano in differenti varianti: la tradizione vuole infatti che vi siano sostanziali differenze, sia nella musica che nei passi, che cambiano da valle a valle.
La musica è si rifà a quella medievale, (prova ad ascoltare qualcosa di Lou Dalfin su youtube!) ed è suonata con organetti, fisarmoniche, tamburi, ghironde e violini.
I passi sono diversi per uomini e donne, si svolgono su tre tempi e solitamente le donne ballano sulle punte mentre gli uomini puntano il tallone.
Per imparare bene questi balli è necessario frequentare una palestra specializzata in danza folk e seguire tutte le serate proposte per fare un po’ di pratica.
Vediamo in linea generale, quali sono i movimenti base:
I tre passi principali sono chiamati gigo, controdaunso e courento.
GIGO
Originaria della Val Varaita, si può esseguire sia in linea che a cerchio in coppia, in cui uomini e donne si alternano. La dama effettua 4 passi indietro col cavaliere che avanza, e con altri 4 passi si torna al proprio posto.
Successivamente si crea la cosiddetta “catena inglese” in cui si inizia la danza dandosi il braccio destro verso il controprtner e poi il braccio sinistro verso il partner.
CONTRODAUNSO
E’ come una gigo ma in cerchio. Si fa una passeggiata iniziale in cui i ballerini si dispongono a stella. Gli uomini portano la donna con il braccio dietro la vita con le spalle sinistre vicine camminando in avanti per 16 passi, per poi voltarsi e tornare indietro di altri 16 passi.
COURENTO
Si svolge effettuando un passo polka in avanti con il piede destro della dama e il sinistro del cavaliere, poi si effettua lo stesso passo in laterale e successivamente un giro antiorario in 4 tempi saltellando. Il tutto si chiude con un ballet finale in cui il cavaliere si porta verso il centro del cerchio.
Trattandosi di danze tradizionali di Piemonte e Val d’Aosta, sarà sicuramente più difficile trovarle in sud Italia (in cui probabilmente la pizzica è più inflazionata) ma nulla vieta di seguire le associazioni di balli folk che propongono diversi stage intensivi della durata di qualche week end.
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