Alice Milliat e la lotta per lo sport femminile
Alice Milliat, nuotatrice e canoista francese originaria di Nantes, viene ricordata come una delle prime e più importanti dirigenti sportive, attiva negli anni ’20 nel tentativo di ottenere il riconoscimento dell’impegno delle atlete di tutto il mondo.
Inizialmente affiliata alla società sportiva Femina Sport, creata nel 1911, ne divenne presidentessa nel 1915, portando il gruppo a fondare due anni più tardi la FSFSF, cioè la Federazione Francese delle Società Sportive Femminili: la Milliat ne divenne prima tesoriera e poi presidentessa!
Nel 1921, la federazione cambiò nome in FFSF, cioè Federazione Francese degli Sport Femminili: pochi mesi più tardi, alla fine di ottobre, l’impegno della società si allargò ulteriormente, portando alla creazione di una Federazione Sportiva Femminile Internazionale, cioè la FSFI.
Contemporaneamente, il mondo sportivo stava assistendo all’organizzazione dei Giochi Olimpici: dal momento, però, che la IAAF aveva rifiutato di includere nel programma della manifestazione anche gare di atletica femminile, relegando le donne ad una funzione secondaria (quasi da comparsa), la Milliat si mise a capo del comitato organizzatore per i primi Giochi Olimpici Femminili, che si tennero a Parigi nel 1922.
La prima edizione vide la partecipazione di ben 77 atlete da 5 paesi e fu seguita da altre tre edizioni a Goteborg (1926), Praga (1930) e Londra (1934).
Dalla terza edizione, però, la manifestazione cambiò nome in Giochi Mondiali Femminili: la IAAF – colpita dal successo inaspettato dell’edizione al femminile – aveva, infatti, deciso di includere 5 gare riservate alle donne già durante i Giochi Olimpici di Amsterdam del 1928, a patto – naturalmente – che la creatura della FSFI cambiasse denominazione.
Dopo il ’34, l’organizzazione di tutto lo sport femminile passò definitivamente nelle mani della IAAF, portando al termine l’avventura dei Giochi Mondiali.
L’inclusione sempre maggiore delle donne all’interno delle manifestazioni internazionali può essere davvero considerata come un successo di Alice Milliat, che, convinta della necessità di uguaglianza, non ha mai smesso di combattere: un esempio importante, che vale sempre la pena ricordare!
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