Wojdan Shaherkani è un’atleta originaria dell’Arabia Saudita, classe 1996. Appassionata di judo, si è avvicinata a questo sport grazie soprattutto al padre, che di queste competizioni è un arbitro. Ottenuta la cintura blu nel 2012, la sua vita è cambiata definitivamente nell’estate dello stesso anno, grazie alla partecipazione alle Olimpiadi di Londra!

Il Comitato Olimpico Internazionale aveva, infatti, richiesto al Comitato Olimpico Saudita di inviare ai Giochi anche una rappresentanza dello sport femminile, facendo qualche pressione e minacciando anche sanzioni: pur essendo quasi inesistenti vere e proprie gare per atlete, l’Arabia Saudita accettò di inviare Wodjan Shaherkani per la categoria +78 Kg del judo e Sarah Attar per gli 800 m nell’atletica leggera. Ad entrambe venne richiesto di vestirsi modestamente, di evitare il contatto con uomini e di scegliere per le gare un abbigliamento che corrispondesse alla legge islamica: Wodjan ottenne, quindi, di indossare una particolare cuffia per le gare, in modo da poter coprire i capelli.

Il suo primo incontro durò pochi secondi e si concluse con una sconfitta: nonostante questo, l’atleta si dichiarò emozionata e soddisfatta, perché la sua sola partecipazione segnava un momento storico per le atlete saudite! Certo, in Arabia Saudita i risultati delle due sportive non vennero pubblicizzati e le gare non vennero trasmesse, ma moltissime televisioni in lingua araba raccontarono la loro storia, permettendo a tantissimi di seguirle durante i Giochi.
Insomma, con il suo esempio Wojdan Shaherkani è riuscita a fare, semplicemente, la differenza!