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L’incredibile storia della nazionale di calcio femminile di Trinidad e Tobago!

L’incredibile storia della nazionale di calcio femminile di Trinidad e Tobago!

By on mar 2, 2016 in Slider, Squadre | 0 comments

Il 2014 è stato un anno davvero particolare per quanto riguarda lo sport femminile: grandi ritorni, come quello della sciatrice statunitense Lindsay Vonn, record incredibili, come quello di imbattibilità del team di football Boston Militia, e prove straordinarie, come quelle della paratleta Tatyana McFadden, capace di vincere in poco più di due anni consecutivi un argento a Sochi e ben quattro maratone (Boston, Londra, NY e Chicago), hanno caratterizzato un anno ricco ed incredibile.
Fra tutte queste storie, però, assume particolare rilievo la disavventura capitata alla nazionale di calcio femminile di Trinidad e Tobago a fine anno: un momento difficile che, trasformato in occasione per solidarietà e sostegno, è diventato un vero e proprio esempio per tutto il mondo sportivo, ancora oggi!

Cosa è successo?
A fine 2014, precisamente a ottobre, la squadra avrebbe dovuto prendere parte ad un incontro per le qualificazioni ai Mondiali del 2015: l’allenatore del team, Randy Waldrum (piuttosto noto come ct di tante squadre femminili), pubblicò a pochi giorni dal match una serie di tweet in cui chiedeva supporto, rivelando che al gruppo erano stati assegnati solo 500 dollari per la trasferta.
Non servivano solo trasporti, palloni e strumenti tecnici, ma anche, molto più drammaticamente, delle soluzioni per poter mangiare: come si può preparare una squadra in lizza per i Mondiali senza generi di prima necessità?
La nazionale di calcio femminile di Trinidad e Tobago era composta per lo più da studentesse o da ragazze povere e lo stesso Waldrum allenava la squadra a titolo volontario: come fare?

Fortunatamente, il mondo sportivo e non solo ascoltò la richiesta e rispose: in meno di 8 ore, la squadra raccolse oltre 9 mila dollari e venne contattata dalla Dallas FC (una delle squadre della MLS) per essere ospitata!
La partita andò male per la nazionale (perse 1-0), ma, sicuramente, quel momento dimostrò non solo la determinazione di un team sportivo, ma anche la solidarietà e il sostegno delle altre squadre, a testimonianza che essere avversari sul campo non significa non rispettarsi!

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