RUGBY FEMMINILE : Terzo posto nel 6 Nazioni!
Donne e cucchiaio di legno: non stiamo parlando dell’ennesimo programma di cucina, ma del campionato 6 nazioni di Rugby femminile, che ha visto le azzurre classificarsi per la prima volta al terzo posto della competition 2015. Meglio dei corrispettivi maschi, che si sono classificati penultimi scampando al cucchiaio per il rotto della cuffia.
Nonostante il rugby sia famoso per gli scontri fisici in campo e per le innumerevoli regole (molto spesso non comprese nemmeno dagli stessi giocatori) che lo contraddistinguono, le quote rosa non hanno desistito dal partecipare anche in questo sport.
L’escalation del Rugby femminile è lunga e tortuosa quanto quella maschile: dalla metà degli anni 80 si sono disputati match internazionali non ufficiali dove le italiane hanno collezionato innumerevoli sconfitte (c’è da dire che questo sport, oltre ad essere una disciplina per veri e propri
gladiatori, non fa parte della tradizione italiana, indi per cui non possiamo pretendere i livelli delle squadre anglosassoni).
Dobbiamo aspettare fino al 1991 per vedere la prima vittoria della nostra nazionale femminile , precisamente contro la Scandinavia. Fortunatamente,dagli anni ’90 in poi le sconfitte non sono state così pesanti come agli esordi, anzi, nel 2002 le rugbyste hanno conquistato la prima coppa Europea
ripetendo tale vittoria anche nel 2005 e nel 2006.
Con il riconoscimento ufficiale e l’entrata nel 6 nazioni, il rugby in rosa italiano ha continuato con difficoltà a farsi valere nelle dispute, ma
trovando un esponenziale miglioramento con il passare degli anni. All’esordio nel 2007 e nel 2009 addirittura 5 sconfitte su 5 partite, ma solo 3 anni dopo la nazionale vede una storica vittoria fuori casa contro il Galles. Negli anni 2012 e 2013, le vittorie raddoppiano fino a quest’anno,
quando finalmente l’Italia è riuscita a piazzarsi ad un buon terzo posto.
Le speranze per il futuro quindi non mancano, per il momento aspettiamo i risultati dei mondiali maschili che si disputeranno dal 18 settembre al 31 ottobre.
Uomini e donne del rugby, Incrociamo le dita!
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