Solo sport al femminile

Alla faccia della tradizione: il sumo è donna!

Alla faccia della tradizione: il sumo è donna!

By on mag 20, 2015 in Individuali, Slider | 0 comments

Il sumo ha assunto negli ultimi dieci anni dei nuovi connotati, è infatti stato ribattezzato shinsumo (nuovo sumo) da quando le donne hanno deciso di praticare anche questa disciplina dalla tradizione maschile millenaria.
Le regole di questo sport sono poche e molto semplici: vince chi atterra l’avversario o lo spinge fuori dal ring detto “dohyo”. Dietro a questa apparente semplicità però ci sono tutta una serie di rituali da seguire, tipici della tradizione scintoista giapponese: dallo sbattere i piedi per terra al lanciare un pugno di sale come buon augurio prima della competizione.
Ogni partecipante può fare una sola gara al giorno (i tornei durano circa 15 gg) e a seconda delle vittorie ottenute può salire o scendere di livello professionale.
Fino al 1996 la tradizione giapponese vietava alle donne di svolgere competizioni ufficiali, e, in antichità, in alcune regioni del Giappone, le donne non potevano nemmeno assistere ad una gara di Sumo, in quanto considerate impure per il loro ciclo mestruale.
L’unica traccia di una sorta di sumo femminile è l’ “Onna Sumo” titolo dispregiativo per definire lo shinsumo permesso nei bordelli allo scopo di intrattenere i clienti.
Con l’inevitabile evoluzione dei costumi, si è approdati, nel 1997, al primo torneo di shinsumo ad Osaka. Ovviamente la disciplina femminile differisce da quella tradizionale per l’abbigliamento (le donne devono indossare una calzamaglia) e per alcuni colpi troppo feroci, come per esempio schiaffi e testate.
Il sumo femminile è ancora uno sport minore,il pubblico infatti affluisce per lo più per seguire le gare maschili, non ci sono abbastanza atlete (se ne contano circa 100 in tutto il mondo e molte di loro praticano altre discipline marziali come il judo e il karate) pertanto la difficoltà sta nel trovare valide avversarie nelle gare.
Nonostante questo , nel 2001, è stato organizzato il primo campionato del mondo delle donne a Aomori, in Giappone.
La più famosa lottatrice è Sayaka Matsuo, figlia di un lottatore professionista, che si allena fin da piccolissima e gareggia da quando aveva cinque anni.
In Italia il shinsumo è praticato dalla federazione FILKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), per tutte le news riguardo corsi e gare è possibile consultare il sito www.fijlkam.it

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